sabato 29 dicembre 2007

IO NON VOGLIO ABITUARMI!!

Mi dispiace ma io non voglio abituarmi. A cosa direte voi?
Non voglio abituarmi al sentire brutte notizie facendomele scivolare addosso.
Non voglio abituarmi alla sofferenza degli altri senza "sentirla".
Non voglio abituarmi all'indifferenza.
Non voglio abituarmi ai non valori.
Non voglio abituarmi ai non sentimenti.
Non voglio abituarmi ai tradimenti.
Non voglio abituarmi a passare vicino ad una persona senza darle un saluto, un sorriso.
Non voglio abituarmi a chi uccide, chi stupra, chi taglia a pezzettini.
NON VOGLIO ABITUARMI!!!
Lo grido forte perchè spero sentiate in tanti la mia voce...
sono convinta di una cosa: gli altri siamo noi!

8 commenti:

Bubbly, Lydia, and Sinka ha detto...

i no speek ur languege i speeek englsih

i don't know what u say!

AAAAAAAAAAAHHH

cristina ha detto...

Welcome Lydia, i do not speek english!! How six arrived from me?

Anna ha detto...

Ciao Cristina,
certo, gli altri siamo noi ed è importantissimo partire dal privato per poter, in qualche modo,incidere sul pubblico.
Continua così!
Ti voglio bene.
Anna

P.S. Le ragazze che ti hanno scritto gestiscono un blog per bambini, credo siano errivate da te per caso e abbiano voluto lasciare un segno, con la speranza che tu visiti il loro spazio.Io l'ho fatto, credo lo abbia fatto anche tu, siamo in due :-)

Dani ha detto...

Ciao Cristina....
Voglio unirmi anchio al tuo grido.....!
Non voglio abituarmi.......!

Banana ha detto...

Sì Cristina, la cosa più bella che possiamo augurarci per il 2008 è proprio quella di NON ABITUARCI perchè non abituarsi vuol dire provare ancora emozioni e farle prevalere su tutto lo sporco che tenta di toccarci.
un bacio e auguri per un 2008 carico di desideri realizzati e di grandi abbracci!
Banana

Giovanna Alborino ha detto...

brava, non abituarci...
speriamo solo che prima o poi vinceremo..

Anonimo ha detto...

...La questione è nella vita, unicamente nella vita, nella scoperta della vita, sconfinata ed eterna... Ma a che servono le parole... Io sospetto che quanto scrivo adesso è così simile alle frasi comuni che mi si stimerà senz'altro per uno scolaro d'infima classe, che mostri il suo bravo componimento sul sorgere del sole; ovvero si dirà che, io forse, volevo bensì esprimere qualche cosa, ma che con tutto il buon volere, non ho saputo spiegarmi. Soggiungo però che ogni idea geniale o nuova, o semplicemente in ogni idea seria, germogliata in questo o quel cervello, rimane sempre qualche cosa che in nessun modo si può comunicare ad altri, anche a scrivere volumi su volumi; e che, spiegaste la vostra idea per trentacinque anni di fila, sempre, sempre rimarrà qualche cosa che non vorrà mai uscire dalla vostra scatola cranica e che in eterno starà nascosta dentro di voi. Con essa voi morrete, senza aver comunicato ad alcuno la sostanza intima della vostra idea. Ma se io ora non seppi far intendere tutto ciò che nel corso di sei mesi mi ha tormentato, si capirà almeno che io, giungendo al mio attuale convincimento definitivo, a troppo . [Fëdor Dostoevskij - L'idiota]Non voglio abituarmi alle
contraddizioni.Giuseppe

Anonimo ha detto...

Hai ragione, anch'io non volgio abituarmi..."gli altri siamo noi" è un bellissimo slogan... Facciamo un bello striscione, Giulia