lunedì 26 novembre 2007
Sabato mattina
Un sabato mattina come tanti, un centro commerciale come tanti. Carrelli, file, gente seccata e poco sorridente. Non si riesce a passare da nessuna parte, arrivare alla frutta è quasi un'impresa impossibile! Aspetto il mio turno, guardo mio marito che va a pesare l'insalta e le zucchine. Sparisce tra la folla risucchiato dalla confusione e dal ruomore e io ancora aspetto di riuscire a prendere mele ed arance. UFFA!
Dopo una decina di minuti ce la faccio e raggiungo il maritino alle prese con il carrello bloccato da un paio di signore che chiacchierano nel bel mezzo del passaggio. Chiediamo gentilmente : - "permesso!!" e proseguiamo. Percorriamo tutte le corsie con fatica e riusciamo a prendere più o meno tutto quel che ci serve, forse meno che più. Arriviamo al banco salumi. Prendo il numero e stranamente non mi rimane in mano tutta la striscia! Arriva il mio turno dopo che il salumiere chiama due numeri prima di me: ASSENTI! Inizio ad ordinare e vedo avvicinarsi un uomo e una donna, guardano il numero acceso sul display e teneramente si dicono l'un l'altra: -" Oh! è già passato il nostro turno".
Li osservo, sono due persone chiaramente disagiate, nell'aspetto, nei gesti. Non chiedetemi il perchè, si vedeva e non voglio scendere nei particolari.
Non hanno mostrato nessun segno di nervosismo, lui le dice dolcemente : - "te l'avevo detto di rimanere qui mentre andavo a prendere..." ( non mi ricordo cosa)
Arriva un'altro salumiere e io dico loro: - Tocca a voi!
Loro sbalorditi mi ringraziano, mi sorridono e io sorrido loro. Scambiamo qualche battuta scherzosa e adesso sono loro che osservano me.
Sento lei che teneramente gli dice: -"Non ti sei messo i denti stamattina" e lui ride. Rido anch'io e dico: - "Non importa!!"
Li saluto, me ne vado ma mentre lo faccio ho la netta sensazione che quelle poche parole scambiate siano state per loro una novità, forse proprio per il loro aspetto poche persone si relazionano con loro.
Non sanno che invece sono stati loro a farmi un regalo. Vederli insieme, parlarsi con tenerezza ed amore, camminare insieme per il loro sentiero mi ha fatto sentire dentro una tenerezza immensa perchè loro hanno un dono che molti di noi, considerati socialmente normali non abbiamo, la semplicità.
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16 commenti:
Bella questa semplice avventura quotidiana al supermercato! :D
Ciao Cri, sto bene e a scuola continua l'avventura anche se tutto mi sembra così starno e spesso mi chiedo "ma cosa ci sto a fare io in questa scuola?" (penso tu abbia provato la stessa sensazione di estraneità quando hai cambiato sede dopo tanti anni.
Ti seguo abbastanza regolarmente e mi piace molto il tuo modo di scrivere e di approcciarti agli argomenti.
Lo so, i commenti ai blog sono quasi sempre positivi......ne abbiamo parlato spesso tra noi di questo aspetto..... ma per fortuna lo sono!!
Un saluto
Paola
Ciao Paoletta, dovremo vederci prima o poi...!!!
E anche io faccio ammenda in tal senso...
E' la semplicità delle persone che a volte affascina.
buona serata
Roberto
tu c'e' l'hai la semplicita' altrimenti non avresti capito tutto questo..io avrei fatto la stessa cosa...
p.s. ti segnalo un altro mio blog che sto cercando di portare avanti, tutto al femminile..
www.laforzadelledonne.ilcannocchiale.it
un parere al riguardo
un abbraccio
gio
La semplicità una virtù che dovremmo ritrovare nei nostri gesti quotidiani, un abbraccio, Giulia
Bello questa spaccato di vita che hai descritto... Vieni a trovarci ...Sei preziosa. Costanza
Grazie siete troppo buoni!
tante volte, occupati come siamo a correre, realizzare la giornata (professionale, familiare...), ci dimentichiamo davvero delle emozioni più importanti...
Yuhu... Ci sei?
Cristina,
sei davvero preziosa ed io molto spesso mi ritrovo nelle tue parole.
Un abbraccio ed il mio affetto.
Anna
Morticia mia adorata... Di là da me c'è un quesito... Ti aspetto...
Arrivo mio caro Gomez!
molto intiresno, grazie
Perche non:)
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